La rivelazione di fumo occupa un posto privilegiato fra le tecniche disponibili per avere una diagnosi precoce d’incendio, è dotato di una camera di analisi e di un sofisticato circuito che incorpora particolari filtri a supporto dell’eliminazione dei transienti causati dalle condizioni ambientali che potrebbero causare allarmi involontari. Il rivelatore di fumo è certificato secondo le norme EN54 ed è gestito da software proprietario basato su algoritmi complessi che migliorano la resistenza ai falsi allarmi e migliorano la velocità di rivelamento.

I rivelatori termici possono essere definiti come dispositivi che rispondono a un aumento della temperatura ambiente.
I rivelatori termostatici sono dotati di un elemento sensibile tarato per una determinata temperatura.
Il rivelatore termostatico è completamente insensibile al gradiente della temperatura ambiente fino a quando questa si mantiene al di sotto del valore di taratura.
Tale attitudine può rappresentare un pregio nei casi in cui una rapida variazione della temperatura ambiente dipenda da normali condizioni di utenza come quelle tipiche di locali caldaie e cucine, mentre determina un allarme se il rapido incremento di temperatura è legato a una situazione di incendio.
I rivelatori termovelocimetrici dispongono invece di un elemento sensibile tarato per un determinato gradiente di temperatura, misurato in °C/min.
Essi intervengono quando il gradiente di temperatura, cui è sottoposto l’elemento sensibile, raggiunge il valore di taratura, in conseguenza di un incremento della temperatura ambiente. Il tempo d’intervento è in funzione della variazione di temperatura ed è tanto più breve quanto più rapida è la sua variazione.
I rivelatori termovelocimetrici trovano un’applicazione ottimale nella protezione di ambienti con rischio d’incendio a fiamma viva.

Nella rivelazione ottica di fiamma si utilizzano le radiazioni elettromagnetiche emesse dalle fiamme per segnalare una situazione di pericolo.
Al sensore spetta quindi il compito di convertire il segnale ottico in un segnale elettrico.
Risulta importante ai fini dell’affidabilità di tale tecnica di rivelazione fare una netta distinzione tra i segnali provenienti da una fiamma reale e quelli che provengono da altre situazioni ottiche, simulanti la fiamma, ma che nulla hanno a che vedere con un incendio. Si tratta, in definitiva, di filtrare la luce solare, le luci riflesse, i lampi e altre interferenze ottiche.

ARGOTECH, seguendo l’evoluzione dei sistemi di rivelazione incendio nella cui ricerca e perfezionamento è costantemente impegnata, ha affrontato il problema in modo totalmente nuovo per il settore. Fino ad ora i sistemi di evacuazione partivano da adattamenti della diffusione sonora, quindi con classici amplificatori di potenza, linee degli altoparlanti a tensione costante, aggiungendo soltanto l’unità di controllo.

ARGOTECH installa un sistema analogo alla rivelazione incendio ossia basato su moduli periferici digitali indirizzabili comprendenti l’amplificatore audio per il pilotaggio dell’altoparlante più adeguato, collegati mediante bus-dati ad una centrale di controllo computerizzata che include il generatore di segnali d’allarme e la registrazione digitale dei messaggi parlati di evacuazione.

Il sistema è completato da postazioni microfoniche di emergenza integralmente controllate (per VVF) e postazioni microfoniche operative con tasti per la selezione delle zone e riporto delle segnalazioni di anomalia.

Il vantaggio rispetto ai sistemi tradizionali è notevole ed intuitivo e va dall’integrazione dell’apparato di comando nella centrale antincendio sopra descritta, al basso assorbimento intrinseco, alla semplificazione dei progetti grazie agli altoparlanti singolarmente indirizzati che alla designazione delle zone da software.